COMPSIZIONE NEGOZIATA

Mar 18, 2022Blog

Si chiama “composizione negoziata” ed è la procedura introdotta dal decreto-legge 118/2021 per aiutare le imprese in crisi a superare situazioni di squilibrio prima che si trasformino in insolvenza.

Riservatezza, agevolazioni fiscali e misure protettive del patrimonio probabilmente spingeranno gli imprenditori a ricorrere a questo istituto aperto a tutte le aziende che permette di mantenere la gestione e seguire direttamente le trattative.

Da questo punto di vista, la composizione negoziata si annuncia come una vera svolta nei percorsi di risanamento, in quanto non prevede limiti dimensionali, potendo infatti accedervi anche le aziende più piccole. Si tratta di un percorso volontario, extragiudiziale, decisamente innovativo, in quanto permette all’imprenditore di continuare a gestire la propria azienda a patto di non arrecare pregiudizio ai creditori, affiancato da un esperto.

Alla composizione si accede tramite una piattaforma telematica nazionale, accessibile direttamente dal sito della Camera di Commercio, per il tramite di Unioncamere, sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia e del Ministero dello sviluppo economico: l’imprenditore commerciale o agricolo che si trovi in uno stato di squilibrio patrimoniale, economico o finanziario tale da rendere possibile uno stato di crisi o di insolvenza, potrà valutare la propria situazione di squilibrio ricorrendo a un test di autovalutazione presente nella piattaforma telematica nazionale creata appunto dalle Camere di Commercio.
Una volta effettuato il test, verificata la propria situazione patrimoniale, economico e finanziaria, l’imprenditore potrà discrezionalmente decidere se utilizzare o meno la procedura di composizione negoziata. Nel caso in cui aderisca, allo stesso si affiancherà un esperto, al quale è affidato il compito di sostenere l’imprenditore nella ricerca di una strategia di risanamento e di agevolare le trattative con i creditori.
L’esperto, terzo e indipendente (scelto nell’elenco della Camera di Commercio cui possono iscriversi appunto i dottori commercialisti e gli esperti contabili, oltre ad avvocati e consulenti del lavoro) supporterà quindi l’imprenditore nella identificazione di possibili soluzioni ed avrà il ruolo di certificare l’esistenza di chance di risanamento.

Sono in corso le procedure per l’implementazione dell’elenco dei professionisti esperti, che devono aver maturato idonee esperienze lavorative e conseguito percorsi specialistici, con l’auspicio che questo strumento potrebbe davvero rivelarsi una sorta di facilitatore per risolvere la crisi d’impresa e di consentire alle aziende di superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria in atto e di allontanare lo spettro dell’insolvenza causato dalla crisi post Covid.