Periti a caccia dei responsabili

Periti a caccia dei responsabili

Corriere delle Alpi – Edizione di Belluno del 21.04.2012

Il caso del maxi-sversamento di gasolio nel rio Siva è approdato ieri in Tribunale. Il Presidente del Tribunale ha infatti disposto un Accertamento Tecnico Preventivo nominando due periti per chiarire da dove è partito il problema che ha generato la fuoriuscita del gasolio nel torrente Siva.

L’inquinamento risale ancora ai primi giorni di gennaio. L’allarme era partito dai proprietari della Villa Pagani Gaggia che avevano visto una chiazza di gasolio di notevoli dimensioni sul laghetto del parco, accompagnata da un forte odore di idrocarburo a cui poi era seguita una grande moria di carpe. Il lago, infatti, è collegato con il rio Siva, corso d’acqua che si getta poi nel Piave.

Quattro sono le attività che sorgono nei pressi del Boscon: De Bona Spa, Gasser Srl, Guarnier Spa (tutte assistite dall’Avv. Stefano Bettiol) e Buzzatti Sas (avvocato Grassi di Trento) con l’Ali Spa (avvocato Maurizio Paniz).

Moria di carpe – Gasolio nel rio Siva

Moria di carpe – Gasolio nel rio Siva

Corriere del Veneto – del 21.04.2012

Belluno – Muore un migliaio di carpe e ci si accorge di un danno ambientale causato dallo sversamento di gasolio nel rio Siva a San Fermo. Ieri in tribunale “un accertamento tecnico preventivo, la nomina di un perito per capire da dove è partito il problema che ha generato la fuoriuscita del gasolio nel torrente Siva”, precisa Stefano Bettiol avvocato del condominio che ha lanciato l’allarme.

Quattro le attività nei pressi del Boscon: De Bona Spa, Gasser Srl, Guarnier Spa (Avv. Stefano Bettiol) e Buzzatti Sas con l’Ali Spa (avvocati Grassi e Paniz).

Dentista “negligente”, caso archiviato

Dentista “negligente”, caso archiviato

Gazzettino – Edizione di Belluno del 06.02.2002

Archiviato il caso che riguarda il dentista bellunese M.G., contro il quale un’ex paziente aveva intentato una causa. Ora il medico potrebbe passare al contrattacco con un’azione legale nei confronti di chi lo ha accusato.

La difesa del dentista, affidata all’Avv. Stefano Bettiol, affidandosi alla documentazione probatoria depositata e ad una memoria difensiva di una ventina di cartelle, è riuscita a demolire l’impianto accusatorio messo in piedi dall’ex paziente. In pratica Bettiol ha dimostrato che la capsula non era stata applicata dall’indagato.

Alla luce di ciò – concluda l’avvocato Bettiol – valuterò assieme al mio cliente l’opportunità di dare a nostra volta seguito ad un’azione legale nei confronti della signora per le gravissime e ingiuste accuse lanciate”.

Il lavoratore depresso faceva il rappresentante

Il lavoratore depresso faceva il rappresentante

Corriere delle Alpi – Edizione di Belluno del 25.03.2009.

Agordo. Ogni tre giorni presentava alla sua azienda un certificato medico che attestava una “sindrome ansioso depressiva” causata, a suo dire, da un presunto demansionamento che gli impediva di andare al lavoro e di avere normali rapporti sociali con altre persone.

Il punto è, che mentre era in malattia, svolgeva con disinvoltura un secondo lavoro. Da operaio a impeccabile “colletto bianco”, ossia rappresentante per una ditta di Verona. E di relazioni con gli altri ne aveva. Eccome. A scoprirlo è stato un pool di investigatori privati, ingaggiato dall’azienda agordina (assistita dall’Avv. Stefano Bettiol), che si sono messi alle costole dell’uomo, dopo che aveva intentato una causa di lavoro perché gli venisse riconosciuto un livello superiore con relativo aumento dello stipendio.

L’operaio presentava regolarmente, ogni tre giorni, i certificati medici e nell’ottobre 2008 intenta un ricorso d’urgenza contro la sua azienda, chiedendo il reintegro come “caposquadra” (con relativo adeguamento economico), giustificando il suo stato di “depressione” con un presunto demansionamento.

Nel frattempo l’azienda non sta a guardare e incarica un’agenzia di investigatori privata di pedinare l’operaio per verificare il suo comportamento nel periodo in cui risulta in malattia. È a quel punto che si scopre che l’operaio svolge un secondo lavoro.
Ora l’azienda sta valutando la possibilità di presentare un esposto in procura per un’eventuale azione penale.

“Esposto contro l’operaio”

“Esposto contro l’operaio”

Corriere delle Alpi – Edizione di Belluno 2009.

Agordo. Esposto penale contro il lavoratore che, in malattia, avrebbe prestato servizio per un’altra azienda. Non avrà solo risvolti civilistici il caso dell’operaio che ha ingaggiato una causa civile contro una nota azienda agordina.

…l’avvocato dell’azienda Stefano Bettiol: “letta la replica dei Colleghi-dice l’avvocato Bettiol- piuttosto stizzita, pubblicata sul “Corriere delle Alpi”, che nella vertenza giudiziaria in questione hanno assistito il lavoratore, per altrettanto dovere professionale non posso che chiedere di replicare alla rettifiche della controparte.

“Mi pare ardito-continua Bettiol- sostenere che in ben due gradi di giudizio, conditi da memorie e contro memorie, istanze ed eccezioni, osservazioni, note di deduzione a verbale e perizie di parte e d’ufficio, non solo il giudice del lavoro ma anche il collegio del tribunale, composto da altri tre magistrati abbiano tutti quanti mal compreso la “quaestio iuris” loro sottoposta”.